Il numero non ha importanza. Sono nata nella città con più cani rispetto al resto d'Europa.
Ho sempre avuto meticci, molto longevi, ed un giorno, passeggiando per il centro, vidi un Afghano, in quel momento dissi: "un giorno avrò un cane così". Molti anni più tardi vidi un altro levriero, un Saluki, fui folgorata sulla via di Damasco.
Lo volli. E fortunatamente lo trovai.
In Italia c'erano pochi allevatori di questa razza, ci voleva coraggio, perché non erano facilmente commerciabili. Ma mi imbattei in uno degli allevamenti storici.
E mio marito Daniele scelse Maysun, una femmina che si rivelò uno splendore, l'essenza del saluki (ma questo lo capii più tardi nel tempo).
Maysun era per noi l'inizio di una storia, di una scoperta, di un pianeta sconosciuto.
Agile, saggia, selvaggia, robusta, fragile, sensibile, con un'intelligenza fuori dal comune. Una creatura che mi ha insegnato tutto sui saluki.
Perciò eccomi qui. Eccoci qui.
Abbiamo il kennel name riconosciuto dal FCI.
Non abbiamo avuto molte cucciolate perché per ogni cucciolata per noi era una gioia tenere un cucciolo. Perciò ci siamo limitati a poche.



